LA QUESTIONE FEMMINILE
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 Mara dimettiti sei una minaccia x le donne!

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MessaggioTitolo: Mara dimettiti sei una minaccia x le donne!   Mara dimettiti sei una minaccia x le donne! EmptyVen Lug 04, 2008 3:16 pm

'gossip' di questi giorni 'irritano' il ministro delle pari opportunita'


Roma, 4 lug. - "È solo gossip non rispondo a queste stupidaggini". Così ha risposto Mara Carfagna, in merito alle presunte pubblicazioni del contenuto di telefonate piccanti riguardanti un ministro dell'attuale governo. "Non fanno parte della delega del mio ministero, e quindi non me ne occupo", ha precisato la Carfagna. Il ministro ha risposto ai giornalisti mentre si trovava in visita all'istituto nazionale dei tumori Pascale a Napoli.

Tuttavia, la responsabile delle pari opportunità, continua a suscitare polemiche. "Mara Rosaria Carfagna dovrebbe dimettersi perché tutto sommato è un danno per il governo cui appartiene", è quanto scrive Filippo Facci sul riformista. L'affermazione del giornalista potrebbe far riflettere. Facci, ha partecipato a diverse rubriche politiche a Mediaset e difficilmente, si potrebbe identificare come 'uomo di sinistra'. Il ministro per le Pari Opportunità è "punto di non ritorno - ha aggiunto Facci - per un elettorato cui puoi propinare quasi tutto ma non tutto. Ha cominciato a fare politica nel 2006 e a metà del 2008 è diventata ministro: è troppo, punto".

Tutti contro il ministro 'rosa'?. Per fortuna arriva la difesa di Alessandra Mussolini "Ricordo più di un ministro per le Pari opportunità che scippava i disegni di legge a noi parlamentari. Noi studiavamo, e quelle si pigliavano gli applausi. Mara no. Ci ascolta, è umile. E poi fare il ministro è come fare la mamma: all'inizio non sai fare nulla, ma giorno dopo giorno impari".



6 la vergogna di tutto il genere femminile, trattate come oggetti per colpa tua! ma come si puo incoraggiare ed esaltare donne che fanno le veline che offendono la donna e per giunta metterli alle pari opportunità senz aportafoglio?

berlusconi si è beffato delle donne e per giunta ha avuto una relazione con lui..Noi donne non meritiamo di essere trattate come delle sceme come sta facendo il nostro paese.


io voglio una femminista alle pari opportunità...non è possibile che il nostro paese sia cosi antifemminista da esaltare donne merce.



vi faccio leggere alcuni pozzi di scienza di questa "donna":

http://www.maracarfagna.net/index.php?option=com_content&task=view&id=43&Itemid=9#jc_writeComment

Fasciste con il passo da indossatrici. Ma se non tenevamo nemmeno il passo dell’oca! Forse volevano che ci presentassimo alla manifestazione con l’eskimo o la kefiah…

Provo a scherzare, ma quanto accaduto a Roma sabato è una triste conferma di come la sinistra debba fare ancora molta strada per liberarsi delle incrostazioni del ’68 e degli anni ’70, vere e proprie palestre di odio e di violenza.

Quello che più mi fa rabbia non è tanto l’aggressione fisica e verbale che abbiamo subito io, Stefania Prestigiacomo e Gloria Porcella, ma il fatto che una manifestazione contro la violenza sulle donne abbia ottenuto la ribalta mediatica solo grazie alla violenza di alcune donne che hanno partecipato al corteo.

Che senso ha cacciare i giornalisti maschi dal corteo? Erano lì per violentare qualche donna o per fare il proprio lavoro? Quanta stupidità travestita da ideologia.

Non sono pentita di aver partecipato ad una manifestazione contro la violenza sulle donne. Anzi, lo rivendico. Quello che mi spiace è di aver partecipato ad una manifestazione di odio ideologico travestita da corteo contro la violenza sulle donne. Mi indigna leggere Ritanna Armeni, custode del comunismo-chic alla Bertinotti, quando afferma sul Corriere che la violenza contro la sottoscritta, la Prestigiacomo e la Porcella è da condannare, però avevamo il “passo da indossatrici”. Una sorta di giustificazione sottile ed ipocrita che mi suona francamente inaccettabile ed oltremodo razzista.

Credo che sia giusto dialogare con la sinistra sulle regole del gioco, sulle riforme necessarie al funzionamento delle nostre Istituzioni. Ma credo nel bipolarismo dei valori e quanto accaduto sabato a Roma conferma che non è possibile dialogare sui grandi temi che investono la vita quotidiana degli italiani. La violenza sulle donne è uno di questi.

Strumentalizzare un problema che riguarda milioni di donne, per rilanciare un conflitto maschi-femmine davvero fuori tempo massimo è ridicolo.

L’anno prossimo non accadrà nulla di tutto questo. Non saremo più disposte a sopportare, a subire violenza e razzismo. Saremo noi di Azzurro Donna a promuovere una grande manifestazione contro la violenza sulle donne. Inizieremo questo lungo percorso di avvicinamento il 19 dicembre presso l’Hotel Nazionale a Roma: il 2° forum di Azzurro Donna avrà al centro proprio il tema delle violenze sulle donne. Perché è vero che non possiamo lasciare alla sinistra questa battaglia. Ma con questa sinistra non vogliamo avere nulla a che fare. Dimostreremo noi che è possibile organizzare una manifestazione contro la violenza sulle donne senza sfociare in violenza gratuita. L’obiettivo sarà di far parlare i media e la società italiana delle violenze sulle donne, non delle violenze delle donne.
I

O LE HO RISPOSTO:

Ma vergognati tu...queste donne stavano lottando per essere ben raprpesentate in ITALIA che modello vuoi proporre tu alle donne..sculettare e far ele veline?

io sono orogliosissima di essere femminista e di sentirmi valere come donna non come strumento maschile come cerca di esaltare tu


se ti abbiamo cacciato è perchè tu NON RAPPRESENTI NEMMENO MINIMAMENTE IL VERO MODELLO POSITIVO DI DONNA!


LEGGETE LA SECONDA SUA SPARATA:

Caro Direttore,

prendo spunto dall'articolo di Miriam Mafai per approfondire le mie riflessioni sul sostegno alla maternità ed alla famiglia. Comincio col dire, da cattolica, che condivido le parole del Papa quando afferma che la 194 e' una ferita, che oggettivamente ha fatto perdere all'Italia milioni di viteprovocando un danno spirituale e demografico del Paese. E credo che questo sia dovuto soprattutto ad una cattiva ed incompleta applicazione della norma.
Detto questo, da ministro ho la laica consapevolezza che partiamo discutendo della modifica della 194 torniamo a quelle contrapposizioni ideologiche che tutti diciamo di aver superato o di voler superare. Oggi al Paese non serve lo scontro tra guelfi e ghibellini, ma una sana e approfondita riflessione sui temi etici, sul sostegno alla famiglia, alla donna ed alla maternita'.

Sono contraria ad una rottura su questo tema e mi auguro che si possa arrivare ad una completa e puntuale applicazione della norma con l'obiettivo di tutelare il nascituro e disincentivare la madre a fare una scelta che rappresentera' per sempre un buco nero nella sua vita, con pentimenti e sensi di colpa.
Il problema sta nell'incapacita' che fino ad oggi ha avuto lo Stato di sostenere la famiglia e di assisterla. Per evitare l'aborto ed aumentare le nascite servono almeno tre misure sulle quali intendo lavorare sin da oggi. La prima e' la leva fiscale. La seconda e' la pari opportunita' della donna lavoratrice, per lo piu' madre. La terza, una politica socio-assistenziale che 'coccoli' la donna, che la cinga di attenzioni da parte dello Stato.
Come puo' una donna contemporaneamente lavorare, badare ad un anziano a volte disabile ed ai figli senza che nessuno la sostenga? Ecco quindi il contesto in cui si annida la denatalita' e la sperequazione a danno delle donne, che come conseguenza rinunciano a fare figli.
Le donne italiane hanno paura. E noi dobbiamo restituire forza e coraggio con l'assistenza domiciliare per anziani, asili nido a tappeto per i figli e aiuti fiscali alle famiglie numerose. So bene che si tratta di un programma ambizioso e difficile. Ma, come ha scritto Miriam Mafai,: 'Siamo l'unico Paese ormai in Europa che manca un'organica politica a favore della famiglia'. Questo non e' piu' possibile in una Nazione che culturalmente e socialmente ha avuto nella famiglia il suo perno centrale.
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